Il 12 febbraio 1984 muore a Parigi Julio Cortázar
Julio Cortázar – Il futurotratto da “Le ragioni della collera”, Edizioni Fahrenheit 451, 1995, Roma. Traduzione di Gianni Toti
Lettura di Luigi Maria Corsanico
Django Reinhardt & Stephane Grappelli, Nuages
Capucine,Café de la paix/1952 Foto de Georges Dambier
E so molto bene che non ci sarai.
Non ci sarai nella strada,
non nel mormorio che sgorga di notte
dai pali che la illuminano,
neppure nel gesto di scegliere il menù,
o nel sorriso che alleggerisce il “tutto completo” delle sotterranee,
nei libri prestati e nell’arrivederci a domani.
Nei miei sogni non ci sarai,
nel destino originale delle parole,
nè ci sarai in un numero di telefono
o nel colore di un paio di guanti, di una blusa.
Mi infurierò, amor mio, e non sarà per te,
e non per te comprerò dolci,
all’angolo della strada mi fermerò,
a quell’angolo a cui non svolterai,
e dirò le parole che si dicono
e mangerò le cose che si mangiano
e sognerò i sogni che si sognano
e so molto bene che non ci sarai,
nè qui dentro, il carcere dove ancora ti detengo,
nè la fuori, in quel fiume di strade e di ponti.
Non ci sarai per niente, non sarai neppure ricordo,
e quando ti penserò, penserò un pensiero
che oscuramente cerca di ricordarsi di te.
originale da: “Salvo el crepúsculo”,
Buenos Aires, Ed. Alfaguara, 1984
Lo hai ricordato. Grazie
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può una consapevole tristezza essere più soave? sarà anche per la recitazione, per la musica (splendida) che ho percepito quell’assenza rimarcata nei versi come passi di danza che volteggiano prima dell’evanescenza.
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Leggendo i versi di Cortázar, ricordo bene che mi emozionai, non riuscendo a soffocare il ricordo di un’amore, e Parigi… per questo la scelta della musica e della foto.
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tutto ha un senso, nulla nasce per caso
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