Anna Leone – Polena ©2018
Lettura di Luigi Maria Corsanico
Heitor Villa-Lobos, Melodia sentimental
Gustavo Tavares – Cello
Nelson Faria – Violão
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Nuda agli approdi,
fronte prodiera
tra due infiniti blu.
Esule tronco,
muto di canti di fronde e nidi,
orfano della terra che lo nutrì.
Immobile simula sull’acqua passi scalzi,
carezze tra varchi d’azzurro,
danza di fianchi e ventre
senza consegna,
di figlia mai nata al mondo.
L’ombra dei velacci
è il suo sol riparo
al tremore di derive.
Va lungo sfide d’acqua
e il corpo va sognando,
si bagna fino al buio
poi offre seni tesi
alla luce dell`alba.
Polena sui marosi
di tutti i mari,
sotto tempeste di desideri.
Anna Leone – Polena ©2018
L’ha ribloggato su l'eta' della innocenza.
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Noi donne siamo così e quel denudarci, spesso non paga, perché ci sono uomini che ci scarnificano, fino a morirne. Grazie per averla riproposta.
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Grazie a te, Anna!
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L’ha ribloggato su sovrasenso bisbigliato.
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