Vincenzo Cardarelli – Alla deriva
da “Poesie”, “Lo Specchio” Mondadori, 1960
Lettura di Luigi Maria Corsanico
Opera pittorica: Edgar Caracristi
Eugène Ysaÿe, Sonata No.2 in A minor, Op.27/ II
Aaron Rostand, violino
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La vita io l’ho castigata vivendola.
Fin dove il cuore mi resse
arditamente mi spinsi.
Ora la mia giornata non è più
che uno sterile avvicendarsi
di rovinose abitudini
e vorrei evadere dal nero cerchio.
Quando all’alba mi riduco,
un estro mi piglia, una smania
di non dormire.
E sogno partenze assurde,
liberazioni impossibili.
Oimè. Tutto il mio chiuso
e cocente rimorso
altro sfogo non ha
fuor che il sonno, se viene.
Invano, invano lotto
per possedere i giorni
che mi travolgono rumorosi.
Io annego nel tempo.
Dans mon dernier billet, “Mais vieillir… ! – 12 – ‘A la dérive’”, j’ai omis d’intégrer votre belle interprétation de ce poème de Cardarelli. Je le regrette.
Je viens donc de réparer ce fâcheux oubli par un lien vers votre billet dans un récent commentaire.
Giustizia è fatta !
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Merci beaucoup, Lelius, mais ce n’était certainement pas mon intention de me comparer au grand Gassman, juste un petit hommage au poète que j’aime particulièrement. Merci d’avoir souvent accueilli des auteurs italiens. Meilleurs vœux. Avec toute mon estime.
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“Possedere i giorni”
Quando…l’uomo stesso
sfugge…dal suo destino.
C’è molto da riflettere, sui nostri giorni…
Sempre…unico!❤
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Davvero, Caterina! Grazie!
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