Pablo Neruda
Tristeza en la muerte de un héroe
Fin de mundo, Ed.Losada
Buenos Aires,1969 – Págs.53-55
Leído por Luigi Maria Corsanico
Inti Illimani – Tatati
Traduzione:
Tristezza per la morte di un eroe
Noi che vivemmo questa storia
questa morte e resurrezione
della nostra speranza a lutto,
noi che scegliemmo il combattimento
e vedemmo crescere le bandiere,
sapevamo che i più silenziosi
erano i nostri unici eroi
e che dopo le vittorie
giungevano i vociferanti,
piena la bocca di iattanza
e di prodezze salivarie.
Il popolo scosse la testa:
tornò l’eroe al suo silenzio.
Ma il silenzio si incupì
fino a soffocarci nel lutto
quando morì sulle montagne
il fuoco illustre di Guevara.
Il comandante terminò
assassinato in un burrone.
Nessuno disse una parola.
Nessuno pianse nei villaggi indio.
Nessuno salì sui campanili.
Nessuno sollevò i fucili,
e riscossero la ricompensa
quelli che venne a salvare
il comandante assassinato.
Che accadde, medita il contrito,
con questi avvenimenti?
Non si dice la verità,
ma la si copre con carta
questa sventura di metallo.
Si apriva appena la strada
e quando giunse la sconfitta
fu come un’ascia che cadde
nella cisterna del silenzio.
Bolivia tornò al suo rancore,
agli ossidati gorilla,
alla miseria intransigente,
e come stregoni spaventati
i sergenti del disonore,
i generaletti del crimine,
nascosero con efficienza
il cadavere del guerrigliero
come se il morto li bruciasse.
La selva amara inghiottì
i movimenti, le strade;
dove passarono i piedi
della milizia sterminata,
oggi le liane consigliano
una voce verde di radici
e il cervo selvaggio è tornato
al fogliame senza spari.
Emozionante!
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🙏
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