DANTE ALIGHIERI
La Divina Commedia a cura di Natalino Sapegno
Paradiso, Canto XXV
da: LA LETTERATURA ITALIANA
STORIA E TESTI
VOLUME 4
RICCARDO RICCIARDI EDITORE, 1957
Lettura di Luigi Maria Corsanico
Illustrazione di Gustave Doré, 1861













DANTE ALIGHIERI
La Divina Commedia a cura di Natalino Sapegno
Paradiso, Canto XXV
da: LA LETTERATURA ITALIANA
STORIA E TESTI
VOLUME 4
RICCARDO RICCIARDI EDITORE, 1957
Lettura di Luigi Maria Corsanico
Illustrazione di Gustave Doré, 1861
Ah, Luigi! Stanotte ho dormito solo tre ore… E adesso comincio la giornata con questi otto minuti e passa di meraviglia!
Grazie!
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Grazie di cuore, cara Lucia, spero che la mia lettura abbia un poco contribuito ad un sereno inizio di giornata. Un abbraccio!
Luigi
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Ha contribuito!😘
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😘
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Ho ascoltato diverse volte la tua lettura, carissimo Luigi. Inutile fare paragoni con chiunque altro si sia avventurato in questo difficile canto. Il tuo saper penetrare l’animo di ogni autore, che interpreti più che leggere, rimane unico e inconfondibile e restituisci a chi ti ascolta l’atmosfera e le sensazioni nate in chi ha scritto i versi. Visioni celesti Dante ha narrato e tu le hai accese nelle nostre orecchie alla luce della speranza e della fede , che illumina tutto il canto, e che tu hai fatto tue. E ben hai sottolineato con il tuo tono il dolce rammarico di Dante, che chiude questo canto, per non poter vedere Beatrice a causa dello splendore degli spiriti, che lo aveva reso cieco.
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Ti ringrazio, carissimo Marcello, per il tuo commento, che coglie la mia disposizione d’animo nell’affrontare un testo, al tempo difficile e coinvolgente. Le emozioni che Dante prova nell’incontro celestiale sono così impressionanti, gloriose e definitive nel messaggio, che dovrà riportare al mondo terreno, ma, come tu sottolinei, infine rimane il dolce rammarico di non poter vedere oltre, e ciò che gli è umanamente più caro, riportandolo nella consapevolezza del suo limite terreno. Mi sono preparato, ristudiando il Canto, con umiltà e godimento e spero di aver reso i versi in modo preciso, ma allo stesso tempo cercando di trasmettere le mie proprie emozioni.
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