Ho riproposto questa mia lettura del 2016, in seguito ad una presunta violazione del copyright della parte musicale, con conseguente blocco del video in tutto il mondo (YouTube se ne accorge dopo quasi sette anni), così ho dovuto rimuovere il video e mixare la mia lettura di allora con una nuova base musicale, senza diritti, in un nuovo video, ed è stata accettata. Quel vecchio video aveva raggiunto migliaia di ascoltatori, per questo motivo ho deciso di riproporlo, affinché possa essere ritrovato da coloro che lo avevano gradito e anche da nuovi amanti del grande Poeta.
Nâzim Hikmet – Prima che bruci Parigi
Parigi, 1958
(Traduzione di Joyce Lussu)
da “Nâzim Hikmet, Poesie d’amore”, A. Mondadori Editore, 1991
Lettura di Luigi Maria Corsanico
Heitor Villa-Lobos – Bachianas Brasileiras No. 4, I. Preludio
Orchestre National de la Radiodiffusion Française
Immagini dal web di proprietà degli Autori
Video senza fini commerciali
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Finché ancora tempo, mio amore
e prima che bruci Parigi
finché ancora tempo, mio amore
finché il mio cuore è sul suo ramo
vorrei una notte di maggio
una di queste notti
sul lungosenna Voltaire
baciarti sulla bocca
e andando poi a Notre-Dame
contempleremmo il suo rosone
e a un tratto serrandoti a me
di gioia paura stupore
piangeresti silenziosamente
e le stelle piangerebbero
mischiate alla pioggia fine.
Finché ancora tempo, mio amore
e prima che bruci Parigi
finché ancora tempo, mio amore
finché il mio cuore è sul suo ramo
in questa notte di maggio sul lungosenna
sotto i salici, mia rosa, con te
sotto i salici piangenti molli di pioggia
ti direi due parole le più ripetute a Parigi
le più ripetute, le più sincere
scoppierei di felicità
fischietterei una canzone
e crederemmo negli uomini.
In alto, le case di pietra
senza incavi né gobbe
appiccicate
coi loro muri al chiar di luna
e le loro finestre diritte che dormono in piedi
e sulla riva di fronte il Louvre
illuminato dai proiettori
illuminato da noi due
il nostro splendido palazzo
di cristallo.
Finché ancora tempo, mio amore
e prima che bruci Parigi
finché ancora tempo, mio amore
finché il mio cuore è sul suo ramo
in questa notte di maggio, lungo la Senna, nei depositi
ci siederemmo sui barili rossi
di fronte al fiume scuro nella notte
per salutare la chiatta dalla cabina gialla che passa
– verso il Belgio o verso l’Olanda? –
davanti alla cabina una donna
con un grembiule bianco
sorride dolcemente.
Finché ancora tempo, mio amore
e prima che bruci Parigi
finché ancora tempo, mio amore.